ARCHIVÉE 3.5.3. La definizione
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Tradizionalmente, esistono due grandi tipi di definizione: le definizioni per estensione e le definizioni per comprensione.
La definizione per estensione elenca gli oggetti che formano l’estensione del concetto. Ad esempio, in chimica, "gas raro: argon, elio, kripton, neon, radon, xeno". In terminologia, questo tipo di definizione viene utilizzato solamente quando l’elenco non è troppo lungo.
La definizione per comprensione è quella privilegiata dalla terminologia. Essa descrive brevemente le caratteristiche essenziali che permettono di assegnare un oggetto a una classe concettuale e tutte quelle caratteristiche che permettono invece di distinguere quella classe dalle altre classi appartenenti allo stesso sistema concettuale. Ad esempio, "gas raro: gas presente nell’atmosfera terrestre in quantità estremamente limitata".
Le caratteristiche (DUBUC 1992) possono essere:
- caratteristiche intrinseche, quali la natura o la materia che compone gli oggetti rappresentati dal concetto
- caratteristiche estrinseche, quali la funzione, l’origine, la destinazione o l’inventore degli oggetti esaminati, ecc.
Le caratteristiche intrinseche equivalgono di solito alle caratteristiche essenziali. Le caratteristiche estrinseche di un concetto quali la forma, l’inventore, il momento, il modo o il luogo di utilizzo possono invece sembrare non essenziali, tuttavia bisogna considerarle con attenzione poiché hanno la proprietà di distinguere concetti specifici o particolari in un sistema concettuale. "forma", ad esempio, può essere una caratteristica non essenziale per descrivere il concetto matematico "equazione", ma diventa essenziale e distintiva quando il concetto da definire è "triangolo". Allo stesso modo il nome dell’inventore può far risaltare le specificità di un concetto generico (mitraglietta, mitraglietta Kalachnikov, mitraglietta Uzi).
La definizione terminologica è l’elemento che meglio mostra il principio di univocità e l’approccio onomasiologico tipico del processo terminologico (dal concetto al termine). Inoltre, sono proprio le caratteristiche del concetto definito che ci permettono di stabilire la convergenza terminologica tanto ricercata all’interno delle giustificazioni testuali.
La formulazione delle definizioni può poi variare a seconda del tipo di conoscenza da definire. In campo tecnico e scientifico, i concetti fondamentali vengono definiti e accettati da specialisti di diverse culture: questo fa sì che le definizioni del vocabolario tecnico-scientifico di base non varino più di tanto da un’opera all’altra e sia quindi possibile citarle senza difficoltà. I neologismi restano comunque difficili da definire, poiché il terminologo dispone soltanto di pochi elementi definitori estratti dal corpus in seguito allo spoglio. Le definizioni già esistenti che li descrivono sono rare e vengono contestate fino a quando non c’è l’approvazione da parte di un gruppo di specialisti. Non bisogna dimenticare, poi, che i concetti appartenenti ai domini delle scienze sociali, del diritto o dell’economia variano sensibilmente da cultura a cultura (REY 1996: 99). In terminologia comparata, queste differenze rendono più difficile stabilire la convergenza terminologica fra più lingue, obbligando il terminologo a inserire nelle schede molte osservazioni sulle particolarità concettuali e d’uso.
La definizione terminologica comincia spesso con un termine generico che designa il concetto situato al livello immediatamente superiore, in uno schema concettuale, di quello da definire, includendolo e facendone seguire le particolarità distintive nel resto della definizione.
In terminologia, la definizione deve fare comprendere il concetto, evitando di descrivere i termini che designano il concetto stesso o le sue componenti (cf. SAGER 2000: 12), i quali possono comparire solo come note d’uso. Le frasi che cominciano con "Il termine X viene impiegato nel dominio specialistico Y." sono considerate note e non definizioni.
Nel caso in cui dobbiate definire voi stessi i concetti, in vista della loro pubblicazione su schede terminologiche, cercate di seguire le regole che seguono:
- utilizzate elementi definitori reperiti nel corpus spogliato, evitando qualsiasi improvvisazione
- non citate le definizioni in modo abusivo da altre fonti, piuttosto riassumetele in maniera concisa
- rispettate sempre le istruzioni di redazione da applicare specificamente per il vostro database in modo da assicurare l’uniformità e la coerenza del contenuto.
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