ARCHIVED 3.3.4. Assegnazione della nomenclatura
Archived Content
Information identified as archived is provided for reference, research or recordkeeping purposes. It is not subject to the Government of Canada Web Standards and has not been altered or updated since it was archived. Please contact us to request a format other than those available.
Consult the Pavel in ...
Español Português Italiano Nederlands العربية
I termini sottolineati in ogni fonte del corpus spogliato nel corso dell’analisi concettuale, vengono raggruppati e elencati in ordine alfabetico. Sarebbe bene associare ad ogni termine un riferimento abbreviato alla sua fonte. Nel caso in cui un termine sia citato da più fonti, è necessario creare un riferimento a tutte le fonti in cui appare; in questo modo vi sarà possibile confrontare le giustificazioni testuali presenti in ogni fonte per scegliere quelle migliori da inserire nel dossier terminologico o nelle schede.
Per decidere la nomenclatura che caratterizzerà il vostro lavoro terminologico, dovete confrontare le designazioni che etichettano i nodi dell’albero concettuale con i termini raccolti, in modo che sia più facile raggruppare i sinonimi, eliminare o aggiungere nodi nel sistema concettuale o scartare termini che non sono in relazione con i concetti che vi interessano. Il risultato di questa fusione sarà la nomenclatura definitva.
In terminologia monolingue, a questa fase segue la creazione di un dossier terminologico, univoco in tutte le sue parti. Il dossier deve comprendere tutte le giustificazioni testuali necessarie a definire il concetto e tutti i termini che lo designano, le loro caratteristiche e le interazioni con altri concetti ancora, nonché tutte le osservazioni relative al loro uso.
In terminologia comparata, invece, bisogna abbinare la nomenclatura di ogni lingua sulla base delle simmetrie presenti nei sistemi concettuali della lingua di partenza e di quella di arrivo. Molto spesso la stessa realtà può essere descritta in maniera diversa da due lingue diverse: in questo caso è necessario trovare le differenze concettuali, spiegarle nei dossier terminologici e inserirle nelle schede.
Per quanto riguarda l’uso dei termini, occorre mettere in evidenza l’uso autentico che ne viene fatto in lingua di partenza e quello parallelo presente invece nelle traduzioni o nelle volgarizzazioni, per poter ricavare delle regole circa gli usi da privilegiare.
Talvolta, sarete chiamati a spogliare testi tradotti e a creare glossari bilingui senza bisogno di effettuare un’analisi concettuale. Questo avviene quando si ha la possibilità di utilizzare software per lo spoglio automatico dei testi. Ad ogni modo, analizzare il corpus di traduzioni, confrontarlo a testi in lingua originale e correggerlo prima di consegnarlo agli utenti finali è la procedura che dovrebbe essere seguita tutte le volte che si effettuano ricerche di questo tipo.
Qui di seguito vengono rappresentati i risultati di uno spoglio terminologico bilingue:
Sclereidi
Cellule sclerenchimatiche
cellule isodiametriche
Cellule tondeggianti
sclereidi a clessidra
sclereidi a stella
Sclereidi a forma di osso
noccioli
Strati
tessuti
Sclereids
sclerenchyma cells
thick walls cells
isodiametric stone cells
star-like astrosclereids
Cone-shaped osteosclereids
stones
tissues
Lo spoglio terminologico bilingue effettuato in automatico fornisce elenchi terminologici ad una velocità molto superiore allo spoglio manuale e per questo motivo sono ormai indispensabili quando bisogna spogliare una documentazione voluminosa. Tuttavia, seguendo algoritmi meccanici di ricerca e non considerando il contenuto concettuale dei testi spogliati, questi programmi presentano un’alta percentuale di "rumore", ossia una scomposizione dei testi che isola frammenti di termini o che raggruppa insiemi di elementi casuali del discorso senza designare unità di senso. Lo spoglio automatico deve quindi essere sempre sottoposto a una "ripulitura" manuale per eliminare il "rumore" e i termini appartenenti ad altri domini. I termini che restano vanno ad arricchire i sistemi concettuali e costituiscono esempi di nomenclatura valida.
Lo spoglio terminologico permette di reperire non solo termini o giustificazioni testuali, ma anche le concordanze con le quali essi formano dei fraseologismi tipici del linguaggio specialistico. Questa informazione risulta certamente utile ai redattori, ai traduttori e agli interpreti, nonché ai volgarizzatori di conoscenze specialistiche, il cui compito consiste nel ricostruire in lingua di arrivo il discorso specialistico da una lingua di partenza.
Le liste di termini estratti in seguito allo spoglio terminologico possono essere utili per alimentare un database, per realizzare una pubblicazione terminologica, ma anche per condurre un’analisi qualitativa sul contenuto di un database in vista di un suo aggiornamento. In quest’ultimo caso potreste interrogare il vostro database scegliendo termini presenti nella lista risultante dallo spoglio terminologico e valutare la qualità delle sue risposte: se i termini lanciati derivano dallo spoglio di testi recenti e il database non è in grado di fornire un numero adeguato di risposte, allora bisognerà aggiornarlo. Se invece i termini usati per interrogare il sistema fanno parte della terminologia fondamentale del dominio e il database vi fornisce un alto numero di risposte, significa che è ancora molto attendibile. Un test di questo tipo vi dà comunque un’idea delle lacune da colmare all’interno del database e dell’orientamento da assegnare alla vostra ricerca.
- Date modified: